4000 a.C. - Nelle regioni della Mesopotamia (zona nordorientale della Mezzaluna fertile) , nella valle dell'Indo e nelle regioni del Mediterraneo si inizia ad estrerre l'oro dai fiumi.
3000 a.C. - In Egitto gli schiavi di stato estraevano l'oro con picconi di pietra o di bronzo, in quanto le miniere o i giacimenti alluvionali erano generalmente monopolio statale (in certi casi potevano appartenere a corporazioni di sacerdoti).
2500 a.C. - Primi monili utilizzati come ornamento del corpo.
VII sec. a.C - Il re assiro Assarkhadon sconfisse e saccheggiò l'Egitto, portando con se molti tesori a Ninive, dove un secolo dopo furono depredati dai babilonesi.
VI sec. a.C - I giacimenti d'oro assiri vennero depredati dai persiani di Ciro.
IV sec. a.C. - Tutto l'oro del mondo sembrava essere concentrato nei forzieri dei re persiani, almeno fino a quando non intervenne il macedone Alessandro Magno, che ne riuscì a sequestrare circa 10.000 tonnellate.
400 a.C. - I Romani estarevano l'oro in maniera non dissimile dagli antichi Egizi. Lo Stato romano arrivò ad affittare a privati appezzamenti sul fiume Po, dove si trovava oro alluvionale, ma le quantità erano molto scarse.
II secolo a.C. - Sotto Polibio presso Aquileia l'oro era così abbondante che folle di gens libera provenivano da tutta Italia, ma furono cacciate dalle popolazioni locali (i taurisci). Questo costrinse Roma ad intervenire, anche perché in soli due mesi il metallo perse un buon terzo del suo valore in tutta la penisola italiana.
49 a.C. - Cesare avvia i lavori per la coniazione della moneta d'oro chiamata "aureo". Prima di allora si usava questo metallo esclusivamente come ornamento, sia femminile che maschile.
40 a.C. - Tiberio vieta che tutto il vasellame d'oro massiccio da tavola possa essere utilizzato da tutti, ma solo dall'imperatore.
II sec. d.C. - Traiano conquistò la Dacia di Decebalo e quindi le sue miniere d’oro in Transilvania, risanando così, almeno in parte, le dissestate finanze dell’impero romano.
III sec. d.C. - Aureliano restituì la possibilità dell'uso sfarzoso dell'oro a tutti i ricchi, vietato da Tiberio due secoli prima.
476 d.C. - Il crollo dell'impero romano d'occidente fa sì che la maggior parte delle scorte di oro finissero in oriente.
V sec. d.C. - Nell'Europa occidentale il rapporto del valore dell' oro rispetto all'argento arrivò a 18:1.
XI sec - Molte comunità internazionali del Medioevo basano il proprio sistema monetario sulla moneta d'oro.
XVI sec - Il Rinascimento alla corte dei Medici di Firenze permette che venga aumentata la produzione di gioielli, che nel corso del Medioevo era stata progressivamente abbandonata.
XIX sec - La rivoluzione industriale è il periodo di massimo fulgore dell’espansione del gioiello. Sia in Francia che in Inghilterra vengono realizzate nuove tecniche di lavorazione che abbassano i costi di produzione, rendendo i gioielli più appetibili alle persone, ed in paticolare alla nuova borghesia nascente.
1850 - La frequenza delle esplorazioni verso l'Africa, raggiunge l'apice. Inghilterra e Francia si spartiscono i territori ricchissimi di vari minerali e d'oro.
XIX sec - L'oro divenne il metallo monetario incontrastato, al punto che nei principali paesi capitalistici s'introdusse il sistema monetario chiamato "gold standard". Gli Stati mettevano in circolazione monete d'oro istituzionali, come per esempio le sovrane inglesi, i napoleoni francesi o gli imperiali russi.
BLOG DI RIFERIMENTO AL CORSO DI STORIA DELLA TECNOLOGIA TENUTO DAL PROFESSOR VITTORIO MARCHIS. POLITECNICO DI TORINO. ANNO ACCADEMICO 10/11.
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martedì 21 giugno 2011
martedì 3 maggio 2011
PAROLE CHIAVE
Commercio:
L’Europa medioevale fu l’erede del sistema monetario riorganizzato dalla monarchia di Costantino. L’unità fondamentale del'impero di Costantino era costituita da una moneta di oro massiccio, il “soldo” che conteneva, in teoria, 4,48 grammi di metallo puro. Si utilizzavano anche dei sottomultipli delle monete d’oro: il mezzo soldo o il terzo di soldo
Bene rifugio:
La storia dell’oro è lunga decine di secoli. Eppure ancora oggi investire nell’oro rappresenta una via certa, in grado di fornire al risparmiatore sicurezza e stabilità. Mentre il potere di acquisto di moltissime valute è diminuito nel corso dell’ultimo secolo, quello dell’oro è rimasto stabile e poco sensibile alle fluttuazioni internazionali e agli scossoni dovuti ad assestamenti geo-politici. Insomma, l’oro secondo molti economisti protegge gli investimenti fatti nel lungo periodo, superando indenne sia periodi di elevata inflazione che deflazionistici.
Gioielli:
L’uomo ha sempre ornato il proprio corpo con monili già dall’età della pietra, ma l’uso dell’oro come metallo adoperato per forgiare i monili viene fatto risalire al 2500 a.C. con il ritrovo in Mesopotamia di rudimentali gioielli in oro. Tuttavia anche in India nello stesso periodo abbiamo fiorenti civiltà che imparano ad adornarsi con pettorali in oro in quanto le religioni idolatriche ne attribuiscono un valore di forza e ricchezza. In Europa i primi popoli ad utilizzare l’oro sono gli Etruschi che insieme ai Greci, loro intermediari con il mondo mediorientale, danno vita ad una interessante scuola orafa che ancor oggi influenza notevolmente alcuni stili di gioielli. Tuttavia dopo la caduta dell’impero Romano l’uso dell’oro come metallo per realizzare gioielli viene a scomparire per tutto il medioevo per rinascere alla corte dei Medici durante il periodo rinascimentale visto come culmine dell’espressione artistica del 1400. Tuttavia il periodo di massimo fulgore per l’espansione del gioiello arriva con la rivoluzione industriale dell ‘800 sia in Francia che in Inghilterra in quanto vengono realizzate nuove tecniche di lavoro che abbassano i costi di produzione e li rendono più appetibili alle persone, ma anche perché nasce la nuova borghesia che vede nel gioiello un nuovo status sociale. Verso la fine del 1800 in Italia cominciano a svilupparsi piccole aziende che si trasformano da artigiani orafi a produttori qualificati per arrivare ai giorni nostri in cui la maggior parte dei gioielli prodotti, sono realizzati in Italia mantenendo elevati standard qualitativi che riprendono le migliori tradizioni orafe rinascimentali.La rivoluzione francese e quella industriale dell'Ottocento portarono in Europa un benessere generale. Nella società si formano nuovi ceti borghesi e il gioiello diventa il vestito importante per questi nuovi gruppi sociali. Gli artigiani orafi sviluppano nuove tecniche per una produzione più vasta di orecchini e spille utilizzando piccole presse a pedale. Sia in Francia che in Inghilterra saranno realizzate le prime macchine per la produzione di catene in oro, mentre in Germania ed in Italia questo tipo di produzione avverrà solo due secoli dopo. L’Italia vanta primati nell’arte orafa: dal design alla produzione fino all’esportazione. La qualità, la tradizione e la professionalità di quest’antica arte, ha dato all’Italia il primato d’acquisto di gioielli in oro.
Colonizzazione:
Dal XIX secolo il colonialismo moderno si è volto allo sfruttamento delle risorse dei paesi colonizzati. La penetrazione coloniale nell’entroterra africano è avvenuta solitamente dopo spedizioni esplorative, che hanno dato idea delle risorse dei vasti territori. In seguito a ciò, le potenze europee decidono di impossessarsi dei territori africani per avere fonti di risorse prime, nonché avere importanti basi commerciali. Talora è importante anche l’idea di avere dominio su vasti territori dove poter inviare molti cittadini della madrepatria (che così si libera di una parte eccedente della propria numerosa popolazione). Inizia allora l’espansione coloniale, che raggiunge il suo apice nella seconda metà dell’Ottocento.
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